Preparazione diffusa in tutta la Lombardia, nell’area subalpina è proposta più frequentemente per l’abbondanza naturale (soprattutto in primavera e in autunno) di questo mollusco gasteropode di terra. Insieme alle rane, ai gamberi e ad altri animali minori (gatto selvatico, ghiri, scoiattoli), che un tempo erano oggetto di caccia o di raccolta occasionale, le lumache sono oggi sovente oggetto di forte preferenza o forte avversione sul piano gastronomico. Ormai diffusamente allevate, nel nostro Paese sono proposte ovunque, sebbene nessuna preparazione abbia raggiunto la notorietà dei modelli gastronomici francesi (lumache alla borgognona).
Tipologia: | Tipologia: | Antipasti, secondi piatti | ||
Stagionalità: | Primavera, autunno | |||
Difficoltà: | Elevata | |||
Tempo di esecuzione: | 90 minuti + spurgo | |||
Tecnica di cottura: | Soffrittura, lessatura | |||
Utensili: | Tagliere, pentola, cucchiaio di legno | |||
Ingredienti: | LUMACHE INTERE (1 kg), BURRO (80 g), AGLIO (n.2 spicchi), PREZZEMOLO (n.3 pugni), VINO BIANCO SECCO (150 mL), SALE (q.b.). |
Esecuzione: |
(Spurgare le lumache ed eliminare i gusci) |
Note: |
spurgare le lumache |
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Varianti: |
In Brianza le lumache sono servite anche in umido (con aromi quali cipolla e semi di finocchio ed ingredienti come l’acciuga schiacciata), fritte, "in conscia" (rosolate e poi "tirate" con brodo), o con noci e nocciole: in tutti i casi si cerca di abbondare con i |
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Abbinamenti: |
La polenta è accompagnamento obbligatorio, secondo l’uso lombardo. Un vino rosso giovane e di gusto erbaceo (Merlot, Refosco o Cabernet) è particolarmente adatto. |
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L'ingrediente: |
la lumaca |