Il poligrafo rinascimentale Tommaso Garzoni in quella curiosa nomenclatura di attività artigianali che è la Piazza universale di tutte le professioni del mondo (1584) scrive che il nome deriva alla frittata dalla superficie tutta piena di piccoli bitorzoli formati dai grumi della salsiccia o dal salame.
Precedendolo di qualche decennio, il medico modenese Ortensio Landi, nel suo Commentario delle più notabili e mostruose cose d’Italia e d’altri luoghi (…) con un breve catalogo degli inventori delle cose che si mangiano e bevono (1548) attribuisce a tale Pieruzzo comasco leccardo il merito di essere stato il primo mangiatore “delle frittate dette rognose, le quali aguzzano l’appetito”. Difficile però, per una pietanza così diffusa anche fuori della nostra regione, che proprio Como possa credibilmente vantarne il primato.